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Che cos’è il channeling, quali tipologie esistono e come canalizzare

In questa guida andiamo a vedere insieme che cosa si intende con il termine Channeling, per quali motivi si tratta di una pratica utile e a quali persone è rivolta. Cominciamo subito.

Channeling o Canalizzazione

Con il termine Channeling si fa riferimento ad una pratica diffusa da millenni, che in lingua italiana può essere tradotta con la parola “canalizzazione“, sebbene sia maggiormente utilizzata la sua forma anglosassone.
Esistono numerose storie di Sciamani, Oracoli e Profeti che nel corso dei secoli sono stati accreditati di conoscenze fuori dal mondo (o soprannaturali). La figura del canalizzatore (o channeler) dialoga con delle guide spirituali, che possono essere Maestri quali Ascesi, Animali, Stellari, Divini o altri spiriti.

Per tutta questa serie di ragioni, il channelling rappresenta ormai un imponente mezzo per raggiungere lo sviluppo spirituale e di trasformazione. Nel momento in cui si canalizza, non si fa altro che costruire un ponte per raggiungere i regni più alti e, dal momento che l’infinito non ha limiti, disporre di una mappa per orientarsi non può che aiutare a creare un’efficace pratica di connessione.
E’ importante adesso capire per quale motivo il channeling può essere utilizzato come strumento per migliorare ed evolvere la nostra anima. In altre parole, costituisce metaforicamente un varco da cui si espandono le porte del cambiamento.

Con il channeling è possibile ricavare una strada da seguire, che fa luce sulle nostre arti e talenti inespressi. Può apparire scontato e banale, ma quanti di noi sono in grado di elencare tutti talenti di cui si dispone? Probabilmente pochissimi eletti. A volte ci si accorge solo in tarda età che se si fosse intrapreso un altro lavoro o un altro sport, probabilmente le cose sarebbero evolute in maniera diversa. A volte ci si preoccupa di giudicare le persone che non si conoscono, quando in realtà non conosciamo a pieno nemmeno noi stessi.
Viviamo in una società che tende a plafonare il modo di pensare, allontanandoci dal comprendere al meglio il nostro Io.

I Maestri che ci mandano messaggi non sono altro che delle entità superiori, che considerano l’esistenza attraverso una veduta più ampia rispetto alla limitata visione terrena.
Le entità che, secondo i canalizzatori, entrerebbero in contatto con l’umanità tramite il channeling, potrebbero essere extraterrestri, guide spirituali, spiriti dei defunti, anime angeliche o persino angeli custodi, altri invece, canalizzano il sè superiore (vedi channeling evolutivo).
In alcune situazioni il channeler dice di poter vedere con i suoi occhi queste entità, o di averne sentito in maniera distinta il tono della loro voce, mentre in altri casi egli afferma di avere una visione simbolica o di trovarsi a vivere un’esperienza simbolica e multidimensionale. In quest’ultimo caso, la complessità del compito spinge il canalizzatore a dover tradurre alcune percezioni che vanno oltre gli elementi sensoriali.

Per assolvere tale funzione, un buon canalizzatore deve aver effettuato un importante lavoro interiore e aver acquisito un buon livello di confidenza e consapevolezza.
Nei prossimi paragrafi andiamo a vedere due forme di channeling molto diverse da loro seppur correlate: il channeling evolutivo e il channeling spirituale.

Channeling evolutivo

Il Channeling Evolutivo non è altro che una forma di comunicazione consapevole con i livelli più alti di coscienza (sé superiore, guide spirituali e maestri ascesi).
L’attività di channeling fatta attraverso la scrittura o direttamente tramite il dialogo, consente di ricevere dei messaggi illuminanti che permettono di conoscere meglio sé stessi e di scoprire alcune qualità o abilità inespresse.
La persona che agisce da intermediario è disponibile a ricevere informazioni tramite il proprio canale interiore.

Come è possibile questo contatto? Grazie all’intenzione di aiutare il soggetto che lo richiede a riprendere il senso della sua vita, specialmente durante delle fasi confuse o dei cambiamenti.
L’obiettivo dichiarato del Channeling Evolutivo è cercare di promuovere la conoscenza di sé stessi allo scopo di migliorare il processo di crescita spirituale e personale del singolo individuo.

Canalizzazione spirituale

La canalizzazione spirituale è un percorso nel quale si crea una comunicazione ultraterrena con il livello dello Spirito, per poi addentrarsi in parti di noi che non abbiamo ancora esplorato e conosciuto.
Anche se qualcuno gode di una maggiore capacità di aprirsi in maniera spontanea, altri rimangono invece identificati con il “piccolo Sè”, chiusi nella propria mente. In verità, la connessione spirituale può essere sviluppata da ciascuno di noi: è una connessione che ci consente di accedere ad un livello di comunicazione superiore con Dio, una condizione in cui la nostra mente trascende e lo Spirito regna.

Per esempio, la Chiesa ha sempre rivendicato con grande disinvoltura un termine equiparabile: l’ispirazione. L’ispirazione, così come viene interpretata dalla Chiesa, non è altro che lo stato di grazia nel quale i papi, i santi, i profeti e i maestri trasmettono i loro annunci spirituali e gli insegnamenti divini. Un soggetto “illuminato” non è soltanto ispirato in senso stretto, ma è in contatto con l’anima, come se ci fosse una connessione con lo Spirito, un canale ultraterreno.

Come canalizzare: tecniche di channelling

Per ottenere questa condizione di elevata coscienza, i canalizzatori solitamente meditano a lungo e tentano di liberarsi dalle influenze esogene del mondo, in modo da potersi sintonizzare con una coscienza superiore senza “disturbi”.
Esistono diverse tecniche, ognuna con le proprie caratteristiche e, soprattutto, che dipendono dalla predisposizione di ciascuno.
Andiamo prima a definire quali sono le credenze errate della canalizzazione. In particolare ne andiamo ad analizzare tre:

– l’uso delle parole;
– lo stato di trance;
– il timore di fare brutti incontri.

Contrariamente a quanto si crede, le persone non comunicano (o canalizzano) con il linguaggio umano, ma l’essenza del messaggio è racchiusa nelle sensazioni sensoriali, ridimensionando così l’importanza dell’uso delle parole.
Un altro comune malinteso è quello che riguarda il presunto stato di trance che colpisce il channeler. In realtà non è ciò che accade.

L’entità non entra nella mente o nel corpo del channeller, ma anzi, può trovarsi anche a distanza siderale. Tuttavia, il processo di channelling non si discosta così tanto da qualsiasi altro processo comunicativo, inteso non soltanto come linguaggio verbale, ma anche come linguaggio del corpo, linguaggio sensoriale, e così via.
Oggi i canalizzatori più conosciuti sono totalmente consapevoli del proprio essere e delle attività che devono svolgere all’interno della stanza. Inoltre, i canalizzatori moderni solitamente non abbandonano il proprio corpo durante il processo di channeling.

La terza e ultima credenza da smentire è quella legata alla paura che hanno alcune persone di fare brutti incontri. In altri termini, molte persone hanno il timore di canalizzare perché non capiscono a pieno il processo.
Il channeler, con un certo livello di padronanza, ha sempre la possibilità di scegliere chi o che cosa vuole canalizzare, un po’ con la stessa libertà con la quale si sceglie di chi si vuole essere amici o con quali colleghi si desidera uscire.
Alcune entità sono interessate solamente a chiacchierare, altre possono invece avere un determinato compito da portare a termine, mentre altre entità ancora ambiscono a fornire dei suggerimenti brillanti, o, per meglio dire, illuminati. Maggiore è l’esperienza di un canalizzatore, maggiori saranno la sua competenza e la sua esperienza nella gestione della canalizzazione.

I 3 tipi di Channeling più utilizzati

Esistono tre principali tipologie di canalizzazione, andiamo ad analizzarle nel dettaglio.
La prima è la scrittura automatica, ossia un processo in cui la mano dello scrittore tende a scrivere frasi o pensieri che sono frutto dell’ispirazione dall’alto e non del suo pensiero cosciente: in altre parole, lo scrittore non ha alcuna consapevolezza di ciò che sta scrivendo.

La canalizzazione vocale, invece, non è altro che il channeling puro: il channeller apre bocca per riportare il messaggio che gli è stato veicolato dalla Creatura di Luce che sta canalizzando. L’utilizzo di un registratore è sicuramente utile in questo caso, poiché consente di non perdersi dei passaggi chiave del messaggio.
Il terzo tipo è il channeling di salvataggio ed un modo per comunicare preso in prestito dalla tradizione e che fa utilizzo di uno specifico strumento, che può essere rappresentato per esempio dalla tavola Ouija.

Qual è la differenza tra un medium e un channeler?

Andiamo a vedere qual è la differenza tra un channeler e un medium.
Il primo può sviluppare il dono della medianità in un momento successivo, mentre il secondo lo acquisisce dalla nascita.
Possiamo sintetizzare, dunque, che il fulcro di tale distinzione consiste nella natura e nell’origine del dono.
Il channeling non si limita a contattare solamente le entità dei trapassati, ma si spinge oltre, mettendosi in contatto con il proprio Io Superiore per poter comunicare con il proprio Spirito guida, che altro non è che la luce evoluta posta al servizio dell’umanità. Ciascuno di noi possiede un suo spirito guida, capace di indicare la strada da intraprendere.
Andiamo però a definire la funzione del channeling: si tratta di un modo per comunicare i messaggi in totale armonia, con l’obiettivo di migliorare la nostra persona.

Il channeler riceve soprattutto messaggi vocali, che spesso sono trascritti e pubblicati in delle opere scritte allo scopo di condividere e divulgarne la conoscenza. Un esempio può essere riscontrato nel libro “La legge dell’attrazione” di Esther e Jerry Hicks. Nell’opera, scritta grazie all’aiuto della canalizzazione, Esther Hicks canalizza delle entità illuminate, note come Abraham.
All’inizio i due canalizzatori mantenevano una certa privacy riguardo i loro messaggi, condividendoli solo con gli amici. Successivamente, si sono decisi a tenere dei seminari per consentire alle persone di comprendere quali sono le dinamiche della vita e in che modo si possono perfezionare.

La canalizzazione è reale o apparente?

Naturalmente non è semplice fornire delle evidenze scientifiche di un fenomeno come il Channeling. Tuttavia, spesso i canalizzatori forniscono informazioni dettagliate ed è persino capitato in qualche situazione di arrivare a delle collaborazioni con le forze dell’ordine per risolvere alcuni casi.
Il dato più importante resta comunque il beneficio in termini di evoluzione personale per coloro che agiscono da canale o che ricevono i messaggi a loro dedicati.

Per cui, attraverso l’esercizio e la pratica, la canalizzazione può anche divenire un’esperienza potente che permette di conoscere al meglio la tua natura più intima, per definire nuove dimensioni e per avvicinarsi ai Maestri e poter comunicare con loro.

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